Il ministro Cingolani ha gettato un macigno nello stagno, annunciando che dal primo ottobre i rincari delle tariffe elettriche saranno superiori al 40%, e che al tempo stesso però il tema <<è ora all’attenzione del governo>>. All’annuncio ha fatto seguito l’immediato calcolo su come questi aumenti andranno a gravare sui budget delle famiglie italiane con ipotesi che, indipendentemente dal l’evidente utilizzo della statistica del <<pollo>> tanto cara a Trilussa, hanno portato ad immaginare costi <<medi>> che per alcuni saranno di 250 euro l’anno e per altri addirittura del doppio lasciando in sospeso l’analisi degli effetti possibili per il mondo delle imprese.
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