In questi giorni i Grandi del mondo si riuniscono a Glasgow per dare vita alla Cop 26 (la Conferenza sul clima delle nazioni), la cui agenda dovrebbe tracciare le linee-guida perché il nostro futuro possa caratterizzarsi secondo indirizzi di sostenibilità. Questo evento è stato caricato di grandi aspettative che, ultimamente, paiono messe in discussione dalle scelte di alcuni dei leader dei Paesi chiamati a raccolta. Mentre i diversi temi sul tappeto si stanno consolidando, sembra riecheggiare il giudizio estremamente secco che la giovanissima Greta Thunbergh ha emesso a Milano nell’ultimo evento preparatorio dell’evento scozzese, definendo l’impegno della politica sul clima con un <<Bla Bla Bla>> ormai entrato nel lessico internazionale. Inaspettatamente anche la regina Elisabetta II in un fuorionda, divenuto a sua volta, famoso ha espresso lo stesso concetto, ossia che la politica parla ma di fatto non si impegna poi a realizzare. Dichiarazioni queste, che pur importanti, non devono portarci tuttavia a giudizi sommari, troppo spesso legati all’incapacità di cogliere la complessità del tema.
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