Il governo in questi giorni ha, metaforicamente, fatto gli straordinari per riuscire a presentare una manovra di indirizzo per il prossimo anno. Le fatiche del premier e dei suoi ministri hanno origine da uno status quo che lascia poco spazio alla creatività sia perché quest’arma è stata abbondantemente utilizzata nei precedenti esecutivi (ultimo compreso), sia perché i controllori europei hanno ormai imparato a leggere tra le righe i provvedimenti <<naif>> bloccandoli sul nascere. È anche innegabile che l’esecutivo abbia iniziato a riflettere sulle linee guida della manovra avendo come principale obiettivo la volontà di disinnescare quella che è stata chiamata la <<bomba dell’Iva>>.
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