In questi giorni drammatici, mentre anche Brescia ha visto ieri superare la quota spaventosa delle mille vittime in meno di quattro settimane, non sembriamo aver perso la brutta abitudine di sollevare vespai e di polemizzare (in prevalenza sui social, ma non solo).
Quando ci si chiede perché molti ancora non hanno compreso il riferimento frequente al termine <<guerra>> per definire ciò che stiamo vivendo in questi giorni, parte della risposta la dovremmo andare a cercare anche nell’analisi di questo nostro difetto. Esemplare in questo senso la questione dei tamponi, se farne o meno un impiego più ampio di quello finora attuato, almeno in Lombardia.
