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Marzo 2023

La leva dei consumi a difesa del lavoro

Siamo l’unico Paese europeo che ha passato l’estate discutendo intorno alla presunta scomparsa del Covid, tanto che prevalentemente da noi si è sviluppato un dibattito sulla funzione liberticida delle mascherine.

Il ruolo dell’impresa è il sostegno al fare

l presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha recentemente rilasciato una lunga intervista che ha generato reazioni contrastanti sia nel mondo politico sia in quello imprenditoriale. Al di là della forma con la quale il Presidente ha esternato i suoi pensieri e quelli dell’associazione di cui è a capo, va sottolineato come l’intervento debba essere l’occasione affinché si possa trasformare una forte e, a volte, aspra critica, nella possibilità di mettere Confindustria nelle condizioni di svolgere un ruolo forte di sostegno al <> in una fase in cui, purtroppo, sembra che l’attenzione prevalente della politica (e non solo) sia quella di impegnarsi nel <>.

Dietro ogni crisi vi sono opportunità, è fondamentale farsi trovare pronti per coglierle – analisi macroeconomica del contesto italiano.

Lo shock economico causato dalla crisi pandemica ha spinto le principali economie a ricorrere alla finanza pubblica per fronteggiare gli impatti negativi su PIL e disoccupazione. Per alcuni paesi il ricorso al debito per finanziarie rapidamente manovre di sussidio all’economia non presenta particolari elementi di preoccupazione.

Falsi indovini e autentici danni

Uno slogan che abbiamo coltivato per molte settimane per sostenerci durante il periodo più difficile dell’emergenza Covid ci prospetta un <> che voleva suonare come auspicio sul quale poter contare dovendo fare i conti con prospettive nebulose sia sul fronte dell’evoluzione pandemica sia su quello economico sociale.

Un sistema economico da riprogettare

Recentemente l’ufficio studi di Aib ha redatto un interessante Booklet sull’economia del territorio andandone a registrare lo <> ma anche riportando interessanti valutazioni sulle prospettive e attese espresse dal mondo industriale.

Un’Italia troppo miope non guarda ai giovani

In questi giorni leggiamo molti articoli dai quali emerge come la crisi innescata dal Covid abbia colpito e stia colpendo soprattutto le giovani generazioni per quanto riguarda le prospettive occupazionali e professionali, ma addirittura stia in prospettiva colpendo socialmente evidenziando già un ulteriore calo della curva delle nascite (con una riduzione di 10 mila unità per l’anno in corso e qualcuno ipotizza di più di 40 mila nascite in meno nel 2021).

Allarme che chiede azioni a tutto campo

L’appuntamento con le Considerazioni finali del Governatore di Bankitalia Visco ci ha abituati a stimoli ad ampio spettro che spaziano da valutazioni propriamente tecniche a riflessioni di natura politica e sociale, fino ad arrivare a vere e proprie prese di posizione che rappresentano richiami forti per tutti noi. Così lo scorso anno, ad esempio, fu l’affermazione delle necessità assoluta di un’Europa unita, pragmatica ma di nuovo visionaria che, in un certo senso, ha rappresentato il punto di partenza al quale tutti ci siamo appellati di fronte ai devastanti effetti del Covid.

Una responsabilità che abbatta l’egoismo

Forse andrà tutto bene. La necessità di ripartire sicuramente motivata da urgenze sociali e, soprattutto, economiche ci ha imposto una scelta le cui oggettive premesse si possono coniugare innanzitutto attraverso richiami alla responsabilità individuale.