Nei giorni scorsi poco meno di 170.000 persone hanno ricevuto sul loro telefonino un sms dall’Inps con il quale si comunicava loro l’estromissione dalla lista dei percettori del Reddito di cittadinanza. Una modalità comunicativa decisamente secca ma efficace che ha, immediatamente, generato reazioni sia politiche sia sociali. Purtroppo, questa nuova puntata dello scontro tra chi ritiene indispensabile uno strumento in grado di contenere situazioni di povertà assoluta, e chi considera invece questo genere di interventi dannosi e inefficaci, vede le solite e stanti modalità di confronto lontane dalla volontà di <<entrare nel merito>> della questione.
Vediamo, anzitutto, di chiarire alcuni aspetti sui quali la politica tende a non fare chiarezza. Il primo riguardo il costo annuo di questa misura che nel 2022 è stato di 8 miliardi di euro (tanto per fare un paragone i danni causati dalla crisi climatica costano mediamente 3 miliardi l’anno mentre il super bonus si calcola sia costato 86 miliardi di euro). Nel periodo di massimo fulgore questo strumento veniva erogato a poco più di 3,5 milioni di italiani.
Fonte: Giornale di Brescia