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Il lavoro che cambia tra valore e mercato

La campagna per le Europee sta finendo col defocalizzare l’interesse generale sia rispetto alla posta in gioco (i temi caldi che il nuovo Europarlamento dovrà affrontare), sia a quanto sta accadendo nel nostro Paese (in primis sul fronte economico). La decisione di candidarsi di quasi tutti i leader di partito (con personalizzazione e ulteriore defocalizzazione della kermesse elettorale) ha finito per creare uno stato di foschia destinato a diradarsi a inizio estate. In questa sorta di <<limbo>>, il Governo lancia qualche segnale che, a sua volta, sembra diffondersi attraverso due distinte lunghezze d’onda.

La prima, positiva, orientata a sostenere i partiti della coalizione nel confronto elettorale, la seconda opposta che pare avvertire tutti noi della presenza di nubi all’orizzonte e a prepararci a periodi meno sorridenti. Tra le notizie a <<doppia chiave di lettura>> una riguarda il mondo del lavoro col decreto legge (<<1° Maggio>>, con richiamo alla Festa del lavoro) che ha lo scopo di offrire alle imprese uno stimolo all’assunzione di nuovo personale.

Fonte: Giornale di Brescia