Nei giorni scorsi è passato inosservato il richiamo imprenditoriale sullo stato di avanzamento dei progetti Pnrr che sottolineava due “pericoli” legati alla potenziale non completa capacità di realizzazione di quanto previsto dal piano europeo. I due rischi sono legati alla possibilità di non riuscire a realizzare l’avvio dei progetti nei tempi previsti (e richiesti) dall’Europa, e alla non ricaduta in termini di innovazione e di efficientamento del nostro Paese di quanto si sta facendo. Sono entrambi temi rilevanti ai quali è bene aggiungere un aspetto legato al fatto che molte risorse ricevute (122,6 miliardi di euro sul totale ottenibile), dal 2028 fino al 2058 avranno un effetto diretto sul debito pubblico e sulla necessità di individuare risorse in grado di farvi fronte. Quindi progetti non capaci di generare crescita reale difficilmente saranno in grado di aiutarci reale difficilmente saranno in grado di aiutarci a fare fronte ai “debiti” accumulati per realizzarli.
Fonte: Giornale di Brescia