È ormai dalla fine degli anni ’50 dello scorso secolo che assistiamo, nei paesi occidentali, alla cosiddetta rivoluzione digitale, che, come una simpatica novità, è penetrata in tutte le case, cambiando le abitudini delle persone con l’introduzione del personal computer, oggetto pressoché indispensabile per la vita quotidiana.
Oggi, questo epocale cambiamento viene denominato “terza rivoluzione industriale” e consiste nel progresso tecnologico che ha modificato radicalmente la società e i rapporti tra Stati, Organizzazioni e Persone. Con la sigla TIC, infatti, si identifica l’area delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (in inglese ICT) che ha abbattuto in un “clic” le frontiere, annullato distanze e differenze culturali permettendo a chiunque di comunicare in modo veloce, diretto ed efficace. Siamo tutti interconnessi, capaci di accedere al sapere attraverso smartphone, World Wide Web e digitale terrestre, in grado di condividere le nostre idee, i nostri valori e progetti.
Questo epocale cambiamento ha interessato fortemente anche il mondo del lavoro e delle organizzazioni senza nessuna distinzione tra piccole e medie imprese, tra organizzazioni a scopo di lucro e non, imponendo anche delle scelte e regole di utilizzo. Infatti, la maggiore circolazione dell’informazione e l’introduzione di strumenti fruibili da una platea molto più ampia di stakeholders, soci, dipendenti, fornitori e comunità in genere, ha consentito un avvicinamento alle cooperative, soprattutto dei giovani, al cuore dell’organizzazione, alla conoscenza della storia, della loro mission e delle sfide future, tutto ciò che può essere attrattivo e motivante. Non vi è dubbio che l’informazione è il primo passo da compiere per innescare la scintilla del coinvolgimento, l’anticamera della partecipazione attiva e spontanea, il traguardo che tutte le cooperative dovrebbero impegnarsi a raggiungere continuamente per far ardere il sentimento di appartenenza in tutti i soci e dipendenti. In questo articolo vogliamo condurre il lettore ad una riflessione critica sul tema della digitalizzazione della comunicazione nelle cooperative, fornendo alcuni elementi positivi e/o negativi che modificano procedure e priorità, mantenendo il focus su un concetto fondamentale: la partecipazione attiva dei soci alla vita aziendale è imprescindibile per la vita stessa della cooperativa, come il rispetto dei principi basilari e il compimento della mission.