In questi primi mesi dell’anno si scaldano i motori per dare applicazione alla dichiarata volontà del governo italiano di sostenere l’investimento in processi legati al piano di transizione definito <<industria 5.0>> il cui obiettivo dichiarato è quello di generare migliori opportunità di collaborazione tra uomo e macchina. In sostanza, dopo aver sostenuto negli anni scorsi investimenti orientati alla digitalizzazione delle imprese, si è evidenziata una difficoltà nel renderli pienamente efficaci. Oggi ci è chiaro che delegare all’innovazione tecnologica, legata alla digitalizzazione, obiettivi di forte crescita nella produttività, piuttosto che nell’efficienza dei processi si scontra con due limiti. Il primo legato alla necessità di assicurare un rapporto collaborativo tra intelligenza (digitale e umana).
Fonte: Giornale di Brescia