La <<moda>> del momento sembra essere quella di evidenziare la scarsa attitudine al lavoro dei nostri ragazzi. Una <<moda>> secondo la quale i <<giovani di oggi>> non sarebbero disposti al sacrificio, penserebbero solo allo stipendio e sarebbero mediamente poco preparati. Insomma: da un lato si critica l’inadeguata formazione dei giovani di fronte al mondo del lavoro, dall’altra si ribadisce la scarsa disponibilità dei nostri ragazzi e ragazze a considerare il lavoro come un <<fardello pesante>> da caricarsi sulle spalle pur di assicurarsi un futuro.
Sul primo versante – la distanza tra ciò che il mondo del lavoro chiede e ciò che gli aspiranti lavoratori sono in grado di offrire – è innegabile che da qualche anno la scuola è in difficoltà nel tenere il passo coi cambiamenti che hanno investito la professioni. In questo caso, però, la distanza che si rileva è figlia di scelte e gestione di sistema che i nostri giovani, certo, non hanno determinato.
Per la seconda tipologia di critiche, invece, si sente dire ad esempio che ai nostri giovani mancherebbe la volontà di ottenere autoaffermazione e indipendenza attraverso un posto di lavoro.