Le divergenti priorità delle due Italie
Se dovesse esistere un punto di osservazione <
Se dovesse esistere un punto di osservazione <
Ormai viene denominato <
I Governi si succedono con una costante: attribuirsi meriti, celebrandoli spesso oltre i limiti della logica. Nei giorni scorsi, ad esempio, il premier Conte ha ascritto a sé parte della strategia sulle nomine della commissione Ue, ma i profili delle candidate prescelte risultano opposti alle ipotesi del Governo che presiede.
La rendicontazione delle ricadute ambientali e sociali delle azioni di un’organizzazione, comunicate attraverso la redazione di bilanci di sostenibilità, sociali e sociali-ambientali, è una prassi che negli ultimi vent’anni ha avuto un crescendo di diffusione.
Il recente intervento del presidente della Consob Savona, oltre a rappresentare una posizione sempre più radicale, rimette al centro dell’attenzione di politici ed economisti – alimentato anche dal confronto di queste settimane fra Italia ed Europa in tema di conti pubblici – il rituale dibattito intorno alla funzione espansiva (positiva come la chiama Savona) del debito.
Il voto europeo ha reso evidente il paradosso italiano: la strabordante vittoria leghista in realtà rappresenta una cocente sconfitta per la politica sovranista auspicata da Matteo Salvini.
Per iniziare bisogna partire dalla fine. A conclusione dell’incontro organizzato dalla Ibs Consulting di Alberto Bertolotti e dalla Smae, la Scuola di Alta Formazione dell’università di Brescia, il direttore di quest’ultimo Mario Mazzoleni ha salutato il pubblico aprendo la porta agli sviluppi dei prossimi anni.
Tra le anomalie consegnatoci dalle recenti elezioni europee non possiamo evitare di sottolineare come la campagna elettorale e, di conseguenza, i risultati della stessa abbiano evidenziato in Italia l’assoluta mancanza di interesse per le tematiche legate ai temi ecologici e della sostenibilità.
Nei prossimi anni tra gli studiosi che proveranno a raccontare il periodo che stiamo vivendo oltre che gli storici vedremo impegnati esperti di psicologia e di comunicazione. Soltanto competenze di natura sociale e comportamentale potranno aiutarci, infatti, a capire quali siano le logiche che portano gli italiani e chi li governa a vivere in una sorta di bolla avulsa dalla realtà.
Il debito pubblico è difficile anche da immaginare: tra pochi giorni arriveremo all’incirca a 2.400 miliardi di euro, superando il 132,6% del Prodotto interno lordo.