Quel che il virus (non) ha insegnato
Due anni fa ci si chiedeva che cosa avrebbe determinato il diffondersi di un virus le cui caratteristiche sembrano non essere compatibili con quelli che nel tempo avevamo debellato.
Due anni fa ci si chiedeva che cosa avrebbe determinato il diffondersi di un virus le cui caratteristiche sembrano non essere compatibili con quelli che nel tempo avevamo debellato.
Come troppo spesso capita in Italia la vicenda drammatica di Lorenzo Parelli, il giovane che pochi giorni fa è rimasto vittima di un incidente mortale l’ultimo giorno di uno stage in azienda, ha generato un dibattito acceso e una serie di reazioni ad ampio spettro.
Nelle scorse settimane Bankitalia ha rivisto al ribasso le stime sul Pil per il 2022 indicando un aumento del 3,8 per cento rispetto all’aspettativa di dicembre del 4 per cento (era del 4,2 in ottobre).
Quando, tra qualche anno, i libri di storia si soffermeranno sui primi due decenni del secolo non potranno certo ignorare di sottolineare come questi anni siano passati attraversati da un continuo susseguirsi di vicende impreviste e difficili da gestire.
Mentre a pochi migliaia di chilometri da noi si continua a bombardare e a morire a seguito dell’invasione russa in Ucraina, dalle nostre parti si infiamma il dibattito sul prezzo dei carburanti alle pompe di benzina.
L’avvio di una fase di normalizzazione legata alla riduzione dei rischi pandemici mette le imprese nelle condizioni di ripartire e rilanciare i propri progetti.
La pandemia ci ha costretto a mettere in discussione consolidate prassi lavorative dall’affermarsi del lavoro a distanza alla necessità di gestire le riunioni secondo tempi e modalità completamente diverse dal passato.
I primi tre anni di questo decennio ci hanno costretto a fare i conti con sfide complesse e cambiamenti profondi, di fronte ai quali però – finora – non siamo stati in grado di mettere in atto quel cambio di passo che queste sfide sollecitano.
Nonostante i drammatici eventi nell’Est europeo occupino in questi mesi il centro delle preoccupazioni dell’opinione pubblica e della politica, è tornato a far capolino nel dibattito italiano il tema delle tasse.
L’evento, giunto alla XXI Edizione, quest’anno è stato dedicato all’informazione responsabile ed etica e come da tradizione si è svolto presso la prestigiosa cornice del Teatro Grande di Brescia.