Il Covid ha smascherato le italiche debolezze
Lucio Dalla profeticamente prospettava <
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Milioni di italiani nei giorni scorsi hanno deciso di dotarsi di pazienza scaricando l’App <
La forte presa di posizione del Giornale di Brescia di fronte all’incontrollata deriva dei social che ha portato a fermare gli aggiornamenti della propria pagina su Facebook, ha aperto un dibattito che, come spesso capita nel nostro Paese, è durato lo spazio di un mattino finendo velocemente accantonato sotto la pressione di altre notizie <
Se per raccontare il presente potessimo sfruttare gli strumenti interpretativi che gli storici utilizzano per rileggere il passato e riuscissimo a prevedere le conseguenze che le vicende odierne avranno sul nostro futuro, ci troveremmo a dover riconoscere come sarà fondamentale per il domani (non solo di breve periodo) passare velocemente dalla gestione della pandemia alla pianificazione del post coronavirus.
Siamo tutti ormai consapevoli del fatto che in futuro i libri di storia parleranno dell’anno 2020 e di quanto stiamo vivendo in questi mesi. Sembra però che non ci si stia rendendo conto che questo periodo verrà ricordato nei libri di economia, in quelli che racconteranno gli effetti della pandemia sul pensiero, sui modelli di rappresentanza civile per finire in quelli che racconteranno di nuove politiche sociali. Gli avvenimenti di questi ultimi mesi stanno mostrando la nostra fragilità sia fisica, sia sociale ma anche economica e morale. Improvvisamente ci siamo resi conto di essere impreparati ad affrontare una delle tante <
Al decimo mese di confronto con il Covid sembra che a dominare siano più le parole che la volontà di tradurre in pratica gli insegnamenti che questa difficile fase di cambiamento ci imporrebbe.
Nella storia dell’uomo ci sono momenti che vengono percepiti come una linea tra un <
Nel nostro paese le scadenze fanno tornare alla mente la battuta di Bellavista (personaggio del compianto Luciano De Crescenzo) quando definiva il rosso al semaforo come un <
Siamo l’unico Paese europeo che ha passato l’estate discutendo intorno alla presunta scomparsa del Covid, tanto che prevalentemente da noi si è sviluppato un dibattito sulla funzione liberticida delle mascherine.
l presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha recentemente rilasciato una lunga intervista che ha generato reazioni contrastanti sia nel mondo politico sia in quello imprenditoriale. Al di là della forma con la quale il Presidente ha esternato i suoi pensieri e quelli dell’associazione di cui è a capo, va sottolineato come l’intervento debba essere l’occasione affinché si possa trasformare una forte e, a volte, aspra critica, nella possibilità di mettere Confindustria nelle condizioni di svolgere un ruolo forte di sostegno al <